Timeless style: la storia del brand Givenchy

Capace di intrecciare abilmente lo stile casual chic e un’eleganza aristocratica a quell’unique detailing da sempre simbolo di glamour e stile, il brand Givenchy ha fatto la storia del costume moderno.

Fondata da Hubert de Givenchy nel 1952, la maison francese ha acquisito ben presto una posizione di spicco nella fashion industry del lusso.

Immergiamoci nella storia del brand Givenchy, con un approfondimento sull’evoluzione dei codici estetici e stilistici che hanno reso la maison tra le più esclusive e ricercate.

Indice

Le origini del brand Givenchy

La storia di Givenchy si sviluppa in quell’atmosfera mondana e sofisticata della Parigi del dopoguerra.

Lasciandosi alle spalle la città natale Beauvais e un futuro già prestabilito dalla sua famiglia, Hubert de Givenchy si trasferisce a Parigi nel 1952.

Dando ampio respiro alla sua ambizione, Hubert si inserisce all’interno dell’atelier del giovane Jacques Fath, uno dei sarti più celebri del tempo.

Il suo talento lo porta a immergersi nello stile classico nella sartoria dello stilista svizzero Robert Piguet prima e nello studio di Elsa Schiaparelli per i successivi quattro anni.

Un percorso formativo, quello di Hubert de Givenchy, capace di dare voce alla sua indole creativa ed elevare il suo gusto per la sartorialità.

Il debutto e gli anni del successo di Givenchy

Hubert de Givenchy fa il suo ingresso ufficiale nell’ecosistema moda con la sua prima collezione Primavera/Estate del 1952, all’età di 25 anni.

I tailleur eleganti e gli abiti a sacco del designer fanno trapelare l’inclinazione di Givenchy per un codice estetico composto da silhouette fluide, classe e grazia.

È proprio durante questa collezione di debutto che il designer introduce il concetto di capi coordinati, les séparables: camicie da abbinare a gonne in gabardine.

Il gusto sobrio di Givenchy si consolida in seguito all’incontro con Cristobal Balenciaga, la cui produzione stilistica esprime quel concetto da lui stesso espresso Eleganza è eliminazione”.

Gusto raffinato, quello di Givenchy, che trova perfetta espressione in colei che, in veste di sua musa, ispirerà le creazioni sartoriali del designer: l’attrice Audrey Hepburn.

La sua naturale bellezza senza tempo, resa ancor più bella dalla sua semplicità, rendono l’attrice la vera e propria ambasciatrice della classicità della produzione stilistica di Givenchy.

È proprio ad Audrey Hepburn che, nel 1957, il designer dedica Interdit, la prima fragranza della maison che segna l’inizio della diversificazione della maison.

A Givenchy va inoltre il merito di aver introdotto nel fashion system il concetto di ready-to-wear. 

Nel 1969 arriva la prima linea pret-à-porter, con la successiva linea maschile Gentleman Givenchy del 1973.

Durante gli anni 2000, grazie anche all’impulso creativo di Riccardo Tisci, Givenchy entra nell’olimpo della moda con nuovi accessori destinati a diventare dei veri e propri cult: la borsa Antigona, ad esempio.

brand Givenchy, borsa Antigona

Le direzioni creative di Givenchy

Nel 1988 Hubert de Givenchy decide di vendere la maison al gruppo LVMH, continuando a svolgere il ruolo di direttore creativo fino al 1995. 

In quell’anno il designer decide di ritirarsi dalle scene.

Il nuovo direttore creativo è il britannico John Galliano, il cui gusto per uno stile d’impatto composto da pattern floreali e tailleur aderenti, non tarda ad emergere. 

L’anno successivo è la volta dell’inglese Alexander McQueen, fautore di creazioni e runaway dal carattere edgy e dark. 

Nel 2005 subentra Riccardo Tisci, che entra a far parte della maison con la collezione Haute Couture per Givenchy.

A Tisci va il merito di aver riportato in auge l’unicità del marchio, coniugandone l’heritage stilistica a un nuovo gusto contemporaneo fedele alla sua musa, l’italiana Mariacarla Boscono.

Tisci si distingue non solo per le sue capacità creative, ma anche per la sua solida competenza in campo comunicazione e marketing.

Queste, unite ad una profonda conoscenza del mercato del fashion system, in tutte le sue declinazioni e necessità, rendono Tisci una personalità di spicco nella storia di Givenchy.

Dopo 12 anni al servizio della maison francese, nel 2017, Riccardo Tisci passa il testimone a Clare Waight-Keller, ex direttrice creativa di Chloé.

Il tocco di glamour signorile non manca di certo.

Al contrario, viene esaltata dalla collezione Haute Couture A/I 2018-2019 e confermata definitivamente dalla creazione dell’abito da sposta di Meghan Markle.

Nel 2020, in seguito alla nomina del nuovo CEO Renaud de Lesquen, la direzione creativa di Givenchy viene affidata al giovane designer americano Matthew M. Williams.

Il gusto di Hubert de Givenchy viene non solo rispettato, ma anche celebrato attraverso una forte attenzione ai dettagli e alla contemporaneità, visibili nella collezione Pre Fall 2021.

Per l’occasione Matthew M. Williams presenta la borsa 4G, acronimo di Fourth Generation, destinata a diventare uno degli accessori più iconici e riconoscibili della maison.

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