Nuovi (e attesissimi) debutti, addi a storiche direzioni creative e nuovi codici stilistici destinati a diventare quei classici e irrinunciabili trend primavera/estate 2024.
È questo ciò che ci lascia il fashion month dell’anno, a riconferma che “La moda non riguarda solo gli abiti, ma ogni genere di cambiamento”, detta alla Karl Lagerfeld.
Nelle scorse settimane Milano e Parigi hanno visto sfilare le nuove collezioni prêt-à-porter delle Maison più importanti a livello internazionale.
E in quel quiet luxury che è stato il fil rouge di quell’approccio sartoriale centrale in entrambe le Fashion Week, un tocco di audace creatività non è di certo mancato.
Direttamente dalle sfilate, ecco le 5 tendenze primavera/estate da tenere sott’occhio.
Quiet Luxury: addio allo sfarzo
Protagonista indiscusso di questo 2023, il quiet luxury è più un approccio alla moda che una tendenza destinata a svanire nel giro di pochi mesi.
Quel concetto di lusso discreto, sottile e sofisticato ha preso vita in capi di abbigliamento capaci di enfatizzare l’essenza del lusso piuttosto che la sua ostentazione.
Lo sguardo si posa su Max Mara e la sua collezione delicata, elegante ma di carattere, che si ispira alle eroine del “Women’s Land Army”, organizzazione britannica degli anni ‘40 composta da donne impegnate nell’agricoltura per sopperire alla carenza alimentare durante la Guerra.
Lo stile è workwear, il glamour è imperativo.
Da comode tute jumpsuit declinate in palette neutrali e abiti di un blu intenso stretti in vita da una cintura, il ready-to-wear è più che visibile.
Lo stesso vale per Gucci, con l’attesissimo debutto di Sabato de Sarno.
Con gonne midi in combo con maglieria sottile e felpe in monocromo, pantaloni denim e bluse arricchite da punti luce più o meno esposti, la nuova collezione presenta una vera e propria sferzata verso quell’essenziale praticità lussuosa pronta da indossare.
Less is more, quindi, anche per la prossima stagione.
Il ritorno degli shorts tra i trend primavera/estate
Nel 2024 i pantaloni shorts si faranno notare, vista la loro (onni)presenza sulle runway di Milano e Parigi.
Gli shorts sono un classico intramontabile dell’abbigliamento estivo, reintepretati di anno in anno con tagli, modelli e lunghezze capaci di adattarsi a qualsiasi tipo di stile.
Verniciati bordeaux per Gucci, stile knitted per Max Mara e in taglio sartoriale per Prada.
La fluida eleganza di chiffon e frange
Movimenti fluttuanti, raffinati, quasi da sogno sono esaltati da gonne leggere, abiti eleganti e tubini realizzati in voile e chiffon.
La prossima stagione sarà senza alcun dubbio pervasa da quel tipico romanticismo primaverile accentuato dalle proposte di Prada, Givenchy, Blumarine e Maison Margiela.
Sono queste le Maison che, più di tutte, hanno catturato la leggerezza primaverile con collezioni che creano un’atmosfera di grazia e delicatezza che termina in frange più o meno scintillanti.
In fatto di trend primavera/estate 2024, le frange sono un ottime candidate.
Proposte in lunghezza, spessore e tessuti diversi, a cascata sui lati di abiti blazer (Alexander McQueen) o adagiate su gonne a tubino (Gucci).
Crystal Gaze: paillettes all over
Le Fashion Week ci hanno incantato con il glamour delle paillettes, capaci di trasformare abiti accessori in veri e propri capolavori di luce e brillantezza sofisticata.
Le troviamo applicate un po’ ovunque: dalle gonne di Prada che scintillano sotto i riflettori, agli abiti di Valentino che catturano l’attenzione senza difficoltà fino alle borse Gucci che sfoggiano una luminosità magnetica.
Trend primavera/estate: palette cromatiche
Il contrasto tra delicate tonalità pastello e decise cromature vibranti sarà protagonista della prossima stagione.
Basti guardare l’azzurro proposto negli abiti di Fendi illuminato da guanti e accessori dalle tonalità più sgargianti.
E Versace che, con un ritorno agli anni ‘60, propone completi declinati in tinte rosa, gialle e azzurro baby.
Se la delicatezza di queste sfumature incanta tutti noi, il bordeaux e l’indigo saranno i protagonisti indiscussi della prossima stagione: non c’è Maison che non li includa nella sua collezione.
